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  STORY TELLING -  RACCONTARSI DISEGNANDO

Perché usare il disegno nel lavoro terapeutico anche con gli adulti e non solo con i bambini? Il disegno ha il potere di mettere fuori di sé la propria sofferenza, il proprio disagio e di renderlo visibile. Ha il duplice significato di formatore e rivelatore della personalità. Le immagini sono le parole dell'inconscio senza traduzione che dall'indistinto del dolore si rendono riconoscibili, con una forma e un'identità attivando naturalmente il potere di autoguarigione dentro ogni persona.

Con il disegno si da importanza e ascolto al bambino che abita in noi, un bambino irrealizzato e bloccato del quale si cerca di liberare tutta la vivacità, la tristezza, la rabbia, la confusione, la frustrazione, la dolcezza per favorire il ritrovamento di Sé stesso.

La comunicazione attraverso il disegno passa principalmente attraverso le emozioni: le emozioni che suscita in chi disegna e in chi partecipa a quella creazione facilitando il coinvolgimento e la vicinanza emotiva. Le potenzialità terapeutiche del disegno sono perciò legate al contesto dentro il quale qualcuno narra qualcosa a qualcun'altro, racconta di sé e chiede implicitamente di uscire da uno stato di sofferenza per andare verso il nuovo. Quando un'emozione, una storia, un disagio diventano visibili si fanno anche modificabili, tornando protagonisti della propria vita armati del potere di guarirsi, di sistemare i propri dolori.

Allora il disegno trasforma la storia della propria vita e aiuta a riscriverla, trasforma le relazioni da ciò che credevamo ormai immutabile a mutabile, aiutando a costruire nuovi scenari, nuove storie. Disegnare aiuta a vedere i propri problemi e aiuta a costruire nuove soluzioni: la persona crea, costruisce, inventa ciò che crede che esista, il terapeuta partecipa con il dialogo connettendosi con la persona nella co-costruzione di nuovi significati, di una nuova storia stavolta con un lieto fine.

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